Buongiorno carissimi genitori,
abbiamo deciso di scrivervi queste righe per farvi sentire ancora di più il nostro supporto e la nostra vicinanza in questo momento così delicato delle nostre vite, cercando di fornire anche alcuni suggerimenti per far fronte a probabili situazioni di “stallo” che possono manifestarsi nelle relazioni familiari, ed all'interno delle quali non sempre è facile trovare una risoluzione armonica. Le parole amiche in questo momento sono : legittimare e ridimensionare.
Legittimare: tutte le emozioni, gli umori, l’irritabilità, i pensieri, l’ansia, la paura, la noia. Esperire queste emozioni e stati emotivi in questa situazione, è altamente legittimo. Impariamo a non contrastarci o arrabbiarci con noi stessi o con i nostri figli quando li proviamo.
Ridimensionare: abbassare le nostre aspettative e quelle dei bambini, lasciar andare più spesso.
I bambini non percepiscono il tempo ed il cambiamento come gli adulti, ma vivono di riflesso le emotività, i dubbi, le incertezze, il nervosismo e gli umori delle persone a loro vicine, pertanto è molto importante ricordare che così come noi adulti stiamo attraversando un momento difficile a causa del Covid-19, lo stanno attraversano anche i bambini e gli adolescenti.
Una delle funzioni didattiche di ogni genitore è quella di essere un “cuscinetto che attutisce ma non nasconde”, per cui possiamo provare a parlare insieme di ciò che stiamo vivendo, sempre rispettando la loro età. L’essere aperti al dialogo aiuta a trovare una comprensione per le emozioni contrastanti che a volte il bambino o l’adolescente si trova a vivere, e che ha difficoltà a riconoscere poiché è la prima volta che le sta affrontando.
Non a caso la società italiana per lo studio dello stress traumatico propone alcune “ pillole” che possono essere di sostegno nel “ contenere, modellare, trasformare” le oppositività che generano conflitti in situazioni come queste:
-Accogliere e Legittimare ( mi sembra che tu sia triste, nervoso etc..)
-Essere disponibili al dialogo ( hai voglia di parlare di come ti senti?)
-Validare ( è proprio difficile questa situazione, ma io sono qui, se ti va potremmo abbracciarci, se hai voglia di piangere, io sono qui, a volte capita anche a me…)
-Riconoscere i trigger.
I trigger sono suoni o situazioni che ci mettono in allarme, in tensione. Per cui, osserviamo i bambini, domandiamoci se la loro agitazione è un riflesso della nostra, o se invece il televisore è acceso ed hanno sentito una notizia che li ha scossi. Le informazioni veicolate dai media su eventi di tale portata, dove vige molta incertezza, tensione, timore e poco contenimento, possono dare vita ad un innesco emotivo spesso nascosto che incrementa la paura e l’ansia dei bambini, portandoli a volte ad essere ancora più irritabili e deconcentrati.
Nonostante in un clima come questo, in cui gli spazi fisici sono ridotti, i nostri sensi limitati, e dove ognuno affronta perdite di riferimento, non sempre è facile restare centrati ed ottimisti. Tuttavia, perché c’è sempre un tuttavia, ognuno è dotato di una “ valigetta degli attrezzi” a cui attingere nei momenti di difficoltà, dove lo strumento che emerge è la Resilienza, ossia la capacità di adattamento, di flessibilità, di resistenza allo stress, all’ansia ed alle avversità.
Mettiamo in relazione le nostre energie.
Dott.ssa C.Tincolini